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Dalla Presentazione:
La riflessione filosofica sull’arte – a partire dai tentativi di darne una definizione – appartiene alla tradizione del pensiero occidentale fin dall’età antica, anche se è soltanto nel corso del Settecento che assistiamo al costituirsi di una disciplina autonoma che si occupa espressamente dello studio dell’arte. Tale disciplina prende il nome di “estetica” e nasce convenzionalmente nel 1750 con la pubblicazione dell’opera di Alexander Gottlieb Baumgarten (1714-1762), intitolata Aesthetica. Nel primo paragrafo di questo saggio Baumgarten dà la definizione seguente: “L’estetica (ovvero la teoria delle arti liberali, gnoseologia inferiore, arte del pensare bello, arte dell’analogo della ragione) è la scienza della conoscenza sensitiva”. Per
teoria delle arti liberali si deve intendere uno studio delle espressioni artistiche e della categoria del Bello, inteso come giudizio di valore che le connota. In questo contesto l’espressione “arti liberali” è sinonimo di “arte” in senso moderno e non rimanda alle arti del trivio e del quadrivio della tradizione medievale.
L’estetica è poi definita una “gnoseologia inferiore” perché è una conoscenza basata non su contenuti della ragione, ma sull’esperienza sensibile (aisthesis).
Molti studiosi contemporanei distinguono il campo di indagine dell’estetica da quello della filosofia dell’arte, intendendo quest’ultimo come un ambito più ampio del primo. Secondo questa prospettiva l’estetica riguarderebbe la riflessione filosofica relativa al giudizio sull’opera d’arte e sul bello, mentre la Filosofia dell’arte ingloberebbe un più ampio campo dell’esperienza, comprendente tutti gli oggetti sensibili prodotti dal fare umano (secondo il significato originario del termine greco technè).
La presente introduzione alla Filosofia dell’arte si divide in due parti. La Prima parte – il Profilo critico-storico – presenta la riflessione filosofica sull’arte come si è sviluppata all’interno del pensiero occidentale
dall’età antica ad oggi. Tale riflessione è centrata sull’analisi di due questioni: nella Prima sezione si mettono a tema le varie tesi relative alla definizione dell’arte secondo un’articolazione in due parti, quella che riflette sulla dimensione estetica del rapporto tra arte e natura e quella che analizza la relazione tra arte e mondo umano; nella Seconda sezione si affronta il problema del rapporto tra l’arte e il bello, visto attraverso l’esame di due problemi: che cosa sia il bello nella riflessione filosofica e in che misura esso sia stato considerato o sia criterio di giudizio estetico.
La Seconda parte presenta un Percorso iconografico che rispecchia la divisione tematica della Prima parte ed è articolato in quaranta proposte di immagini e di schede critiche. Attraverso una campionatura di opere che vanno dall’arte greca alla pop art e all’arte concettuale è possibile compiere un continuo e stimolante raffronto tra la riflessione teorica della filosofia e la espressioni reali del fare artistico.